Il Palazzo comunale

Il Palazzo comunale ha quattrocento anni di età. L’edificio che ospita gli uffici del Comune di Sciacca è del XVII secolo. Allora venne costruito per altre finalità, come Collegio dei Gesuiti.

È il più imponente edificio della città e, fa notare lo storico Salvatore Cantone, è il quarto per dimensioni tra i collegi gesuitici della Sicilia. Si erge nel cuore del centro storico, tra via Roma e Corso Vittorio Emanuele nel tratto che si apre su piazza Angelo Scandaliato, immensa terrazza sul mare e sul porto peschereccio.

La posa della prima pietra risale al 13 giugno 1613 e l’onore fu dato a Giovan Battista Perollo, maggiore finanziatore dell’opera (collegio e annessa chiesa in via Roma).

Di forme tardo-rinascimentali, riporta nella sua guida Salvatore Cantone, l’edificio è ritenuto da Enrico Calandra opera dell’architetto messinese Natale Massuccio gesuita (altri fanno il nome di Tommaso Blandino). In un secondo progetto, di completamento, intervenne nel 1668 l’abate-architetto saccense Michele Blasco.

Per la sua edificazione, in una delle aree più prestigiose della città, vennero abbattuti nel 1609 quattro palazzi signorili e sacrificata una chiesetta dedicata a S. Eligio.

L’ex collegio della Compagnia di Gesù si sviluppa attorno a due atri con eleganti portici situati su due diverse quote: quello superiore con ingresso in via Roma e quello inferiore con ingresso in Corso Vittorio Emanuele (nella facciata rivolta a mezzogiorno resiste una meridiana, un orologio solare).

Atrio superiore del Palazzo comunale

 

Atrio inferiore del Palazzo comunale

È stato costruito per l’istituzione di una scuola. La pubblica istruzione a Sciacca, come in altre città siciliane, dice lo storico Ignazio Scaturro, “ebbe un incremento dopo la venuta dei padri Gesuiti, che professano come principale scopo del loro istituto l’istruzione gratuita”. Il collegio ebbe all’inizio, quando venne aperto nel 1615, due cattedre e sedici alunni; “e per un secolo e mezzo durò in fiore” fino alla cacciata dei gesuiti. Mario Ciaccio ci dice che “si videro accorrere tanto i figli del nobile che del popolano, sia di questa città che delle terre vicine”.

Il vasto edificio ha nel tempo ospitato altro, passando per vari proprietari. Con l’espulsione dal Regno dei Gesuiti su ordine nel 1767 del re Ferdinando IV, il collegio è passato venti anni dopo ai Padri Liguorini. Dopo la proclamazione del Regno d’Italia e la soppressione degli ordini religiosi, il palazzo è passato al demanio dello Stato. Nel 1864 trovarono posto le regie scuole ginnasiali e tecniche. Tra il 1875 e il 1881 il complesso venne ceduto al Comune e fu destinato come sede del Palazzo del Municipio e delle scuole medie.

 

L’edificio è stato anche sede degli uffici del tribunale civile e penale, della Procura della Repubblica e del Liceo classico.

Nel 1955 assunse la forma odierna con l’elevazione del secondo piano per riunire in un unico luogo gli uffici giudiziari. Oggi ospita la maggior parte degli uffici amministrativi del Municipio, il fondo antico della biblioteca comunale. È la sede dove operano il Sindaco e gli assessori della Giunta, e il Consiglio comunale che si riunisce in un’aula dedicata ai giudici antimafia Falcone e Borsellino.

 

Raimondo Moncada

 

FONTI

Sciacca notizie storiche e documenti, di Mario Ciaccio

Storia della città di Sciacca, di Ignazio Scaturro

Sciacca terme, di Salvatore Cantone

Guida ai monumenti di Sciacca, di Pellegrino Mortillaro

Ultimo aggiornamento

7 Giugno 2024, 10:51