LE VIE DEI TESORI 2021: UNA SCIACCA DA SCOPRIRE, TANTE ESPERIENZE DA VIVERE

Sciacca è la città delle leggende e dei miraggi, a partire  dall’isola Ferdinandea che sbuca dalle acque e si inabissa dopo poche settimane, lasciando tutti di stucco.

Data:
20 Settembre 2021

LE VIE DEI TESORI 2021: UNA SCIACCA DA SCOPRIRE, TANTE ESPERIENZE DA VIVERE

Sciacca è la città delle leggende e dei miraggi, a partire  dall’isola Ferdinandea che sbuca dalle acque e si inabissa dopo poche settimane, lasciando tutti di stucco. Ma è anche la città dell’artigianato d’arte, dei maestri orafi che lavorano ancora il corallo, dei ceramisti che si dividono compatti tra tradizione e innovazione. A Sciacca ritornano Le Vie dei Tesori – da sabato 2 a domenica 17 ottobre, con il supporto del Comune e con UniCredit come main sponsor – con un’edizione che affianca ai luoghi, scelti con cura estrema, anche un ricchissimo programma di esperienze, laboratori e degustazioni.

La nuova edizione è stata illustrata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa nell’atrio superiore del Comune. Sono intervenuti il sindaco Francesca Valenti, l’assessore alla Cultura Gisella Mondino, il presidente e il vicepresidente della Fondazione Le Vie dei Tesori Laura Anello e Marcello Barbaro,  il responsabile dell’Area  Retail Agrigento di UniCredit Alfio Bonaccorso, e il direttore del Flag Il sole e l’azzurro Giovanni Borsellino alla presenza dei rappresentanti di diversi soggetti partner.

Tra i 13 luoghi, occhi puntati sulla Chiesa dello Spasimo, chiusa da anni, la cui apertura è attesa prima di tutto dai saccensi. Fa parte del Complesso Fazello, sull’altare si trovava la grande tavola dello Spasimo, copia cinquecentesca dell’opera di Raffaello (oggi esposta al Prado) del pittore palermitano Antonello Crescenzio. Nel ‘900, divenne sede di una sezione della Corte di Assise di Agrigento, e ospitò processi penali. Nel 1963 Pietro Germi vi girò la scena del processo di “Sedotta e abbandonata”, per il festival ospiterà una personale inedita di Franco Accursio Gulino.

Ma non sarà l’unica novità, anzi: tra i luoghi ci sono collezioni private, case d’artista, chiese dimenticate e persino l’ex chiostro del Carmine, oggi carcere, dove sarà possibile entrare solo per qualche ora. Poi le esperienze e le passeggiate, tantissime: si potrà andar per mare e per terra, visitare le botteghe e assistere al lavoro degli artigiani, salire su un’art-car o assistere al racconto degli stazzunari o andare a lezione di uncinetto. E tanto altro.

Tre weekend, sempre sabato e domenica, dal 2 al 17 ottobre, per un nuovo festival di “resistenza”, il secondo post covid.  Un festival che ha portato la cultura fuori da palazzi istituzionali e atenei, ha sperimentato, cercato, scoperto percorsi e siti: ed è cresciuto ogni anno. Riconquiste per i cittadini e occasioni imperdibili per i turisti. Ma è soprattutto la manifestazione che costruisce reti. Il festival ha saputo creare sinergie e dialogo, e attivato un progetto che si compie grazie alla collaborazione di oltre duecento partner: Regione, Atenei, Comuni, Diocesi, gestori privati, istituzioni dello Stato, proprietari di palazzi nobiliari. Senza contare le aziende enogastronomiche che partecipano al progetto satellite, Terre dei Tesori, e apriranno cantine, vigneti, frantoi, caseifici, vivai, aziende di coltivazioni di frutti tropicali, in collaborazione con il dipartimento Agricoltura della Regione siciliana. Un progetto che si anima della narrazione collettiva, della voglia di riappropriazione dei cittadini, della partecipazione delle centinaia di giovani che ogni anno si uniscono alla squadra di organizzatori, narratori, esperti del territorio, giornalisti.

LE VIE DEI TESORI A SCIACCA è un viaggio alla scoperta della versatilità delle botteghe e degli artigiani, delle innumerevoli attività legate al mare. È un programma denso quello che è stato costruito con il supporto del Comune di Sciacca e in collaborazione con numerose associazioni del territorio.  Come già anticipato, riapre dopo tanti anni, nel Complesso Fazello (il complesso gotico catalano della famiglia del frate domenicano, padre della Storia siciliana che oggi custodisce tesori d’arte che abbracciano mezzo millennio di storia, una sezione figulina e una settecentesca “Sacra Famiglia” di Mariano Rossi), la Chiesa dello Spasimo, che ospitava sull’altare maggiore, la grande tavola dello Spasimo, copia cinquecentesca dell’opera di Raffaello (oggi esposta al Prado) del pittore palermitano Antonello Crescenzio. Nel ‘900, divenne sede di una sezione della Corte di Assise di Agrigento, e ospitò processi penali. Nel 1963 Pietro Germi vi girò la scena del processo di “Sedotta e abbandonata”. Andar per torri e campanili, con vista mozzafiato a corredo: dalla torre campanaria della chiesa di san Michele, il parallelepipedo perfetto, dove si completerà la visita con le dolci  Cucchitelle delle monache; ai tetti della Chiesa del Carmine dove vi racconteranno della beata Angela da Sciacca, carmelitana vissuta durante il 1200 e morta eremita. Nella chiesa di San Nicolò La Latina (la più antica di Sciacca, esempio  concreto dello stile siculo bizantino) scoprirete il laboratorio di Lucia Stefanetti, alla Madonnuzza, la devozione dei marinai; a palazzo Licata Borsellino camminerete tra gli aranci amari del giardino segreto e vi racconteranno dell’ova murina di Donna Beatrice. Quest’anno aprono le porte le collezioni private: Casa De Cicco all’interno del cinquecentesco Palazzo Rabingallo, accoglie presepi, cimeli, mobili antichi e manufatti in ceramica siciliana, mostrati dai padroni di casa; e a Casa Scaglione è ricostruita nei dettagli una casa dell’epoca: mobili eleganti, dipinti, oggetti, foto d’epoca e ritratti di famiglia. Nella ricca biblioteca dell’ex Collegio dei Gesuiti (che ospita il Comune) vi mostreranno antichi incunaboli, al Museo del corallo Nocito vi parleranno dell’Isola Ferdinandea, e al Mudia scorreranno gli ex voto, quelli popolari in legno, e quelli nobili e intarsiati. Si entrerà (pochissime ore, solo sabato mattina) alla Casa circondariale che era il chiostro del convento del Carmine, eretto nel XIII secolo dai Perollo e dai Carmelitani, da poco arrivati a Sciacca.

 

LE PASSEGGIATE 

Le passeggiate de Le Vie dei Tesori – uno dei progetti più amati dal pubblico, costruite con le associazioni del territorio – a Sciacca saranno addirittura 12. Ce n’è per tutti i gusti: si potranno seguire percorsi archeologici e sulla riva del mare, andare in art-car alla scoperta degli studi d’artista e  cercare le tracce del regista Pietro Germi che qui girò due film; andare in bici e salire in barca. Tutte da prenotare su www.leviedeitesori.com 

 

ESPERIENZE

Ed eccoci alla vera sorpresa di quest’anno: Sciacca propone un programma infinito di esperienze, e in gran parte legate al mare. Si potrà pescare di notte alla luce delle lampare o visitare l’antica tonnara o seguire il front water della città dal mare; partecipare a un’esperienza olfattiva tra le piante aromatiche nel Caricatore, il più grande “emporio frumentario” dell’Isola realizzare una saponetta all’olio d’oliva; visitare gli studi  e dipingere un paesaggio marino con gli artisti, oppure partecipare ad un laboratorio di uncinetto o ancora salire sull’ ape taxi di Francesco e scapicollarsi tra i vicoli colorati; e se avete bambini, portateli nel giardino di casa Scandaglia per un laboratorio green, a contatto con la natura. Ma potrete anche assistere alla performance degli artigiani: che sono tanti, ci sono gli orafi come Pippo Conti che lavorano ancora il corallo come una volta; Antonio Carlino che costruisce statuine in uniforme, Giuseppe Sclafani che crea pezzi unici in cartapesta; Salvatore Sabella che è affascinato dagli smalti e Toto Accursio che lavora secondo tradizione; Eugenio Sclafani, ceramista di famiglia, che ha ricreato il suo laboratorio in un rudere di famiglia ristrutturato.

 

UN FESTIVAL IN SICUREZZA

L’intero festival Le Vie dei Tesori in Sicilia è da scoprire in completa sicurezza, nel rispetto delle normative anti Covid-19: i luoghi saranno visitabili a piccoli gruppi, con numeri diversi a seconda dello spazio e delle caratteristiche dei siti.

 

COME PARTECIPARE

Ovunque la prenotazione on line, che non è obbligatoria ma caldamente consigliata: per quel che riguarda le visite nei luoghi basterà acquisire il coupon su www.leviedeitesori.com o all’info point allestito all’Ufficio turistico – corso Vittorio Emanuele, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 13. tel. 0925.20478; o nei due punti informazione a Palermo in piazza Verdi e in piazza Bellini. Per passeggiate ed esperienze, prenotazioni e coupon su www.leviedeitesori.com o (senza la garanzia del posto) sui luoghi di raduno.

Ultimo aggiornamento

21 Settembre 2021, 06:43